La visita del presidente ucraino a Roma promette rivelazioni straordinarie: ecco le dinamiche dell’incontro con Meloni e il Papa, cosa potrebbe significare.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky arriverà domani a Roma, dove è atteso un incontro cruciale con la premier Giorgia Meloni. Fonti informate come Ansa.it, confermano che questa visita segna un momento significativo per le relazioni internazionali, in un periodo di crescente tensione e incognite legate alla guerra in Ucraina.
Zelensky verso l’incontro con Giorgia Meloni e il Papa
In seguito al colloquio con Meloni, Zelensky sarà ricevuto in udienza dal Papa venerdì mattina. Questo incontro con il nostro Pontefice non è solamente un evento protocollare, ma rappresenta un segnale forte e chiaro di supporto morale per l’Ucraina.
La Santa Sede, infatti, ha storicamente assunto posizioni pacifiste, e il dialogo tra i due potrebbe dare vita a iniziative diplomatiche nuove e inaspettate che potrebbero segnare positivamente le sorti dell’attuale conflitto.
Secondo quanto riportato da Bloomberg, citando funzionari vicini alla Nato, si percepisce una possibile apertura da parte di Zelensky a esplorare approcci più flessibili per contribuire a porre fine alla guerra contro la Russia.
Sebbene il presidente ucraino abbia ribadito le sue posizioni, escludendo “contrattazioni” sulla sovranità o sul territorio, le dichiarazioni dei funzionari indicano un ammorbidimento della linea dura.
Un ulteriore sviluppo è il rinvio del summit di Ramstein, previsto per sabato, che coinvolge i leader delle principali potenze occidentali. Il portavoce del cancelliere tedesco, Steffen Hebestreit, durante una conferenza stampa a Berlino, rispondendo alle domande dei giornalisti ha confermato che non ci sono nuove date fissate e ha sottolineato che il tempo a disposizione non sarebbe molto, specialmente alla luce delle prossime elezioni americane.
L’Ansa riferisce pure di una telefonata tra il presidente degli Usa e il cancelliere non ancora calendarizzata (ma annunciata). Ed in merito ai contraccolpi per l’Ucraina, ha fatto sapere di “non avere reazioni negative da riferire”, aggiungendo che anche a Kiev c’è “piena comprensione della situazione negli Usa”.